Stefano Morelli, Federico Brunelli, Mara Quatrini
26/05/2025 – 31/05/2025
Dal 26 al 31 maggio 2025 la nostra équipe si è recata in missione in Guinea Bissau, per porre le basi di un ambizioso progetto: avviare un programma di cardiochirurgia pediatrica stabile presso l’Ospedale São José em Bor, nella periferia di Bissau.
Il nostro arrivo è stato seguito da un sopralluogo immediato. Con grande sorpresa, abbiamo trovato una sala operatoria completamente attrezzata, con ventilatore, farmaci per anestesia generale e sistemi di monitoraggio. Il personale infermieristico si è rivelato competente e in grado di supportare gli interventi, anche se nell’ospedale non sono presenti anestesisti o chirurghi in pianta stabile.
Abbiamo incontrato il direttore dell’ospedale, grazie alla mediazione di Dionisio Cumba, nostro prezioso coordinatore locale. A lui abbiamo presentato il progetto di realizzare una cardiochirurgia pediatrica e un programma di formazione dedicato al personale sanitario del territorio. Il direttore si è mostrato molto aperto e favorevole all’iniziativa.
Durante i giorni di missione sono stati effettuati 35 ecocardiogrammi, valutazioni cardiologiche complesse, interventi chirurgici pediatrici e urgenze come la rimozione endoscopica di un corpo estraneo da una bambina di un anno, e un’operazione su un ragazzo di 14 anni con sindrome dell’addome acuto. Il 28 maggio abbiamo visitato il Centro pediatrico “Renato Grandi”, fondato da un benefattore di Lugano, dove vengono seguiti oltre 100 bambini affetti da cardiopatie congenite. La lista d’attesa per la chirurgia in Portogallo, loro unica opzione, è purtroppo molto lunga. Il direttore medico August Bidonga ci ha espresso il desiderio di collaborare con Panmed per ampliare le possibilità di trattamento sul territorio.
La giornata è proseguita con un incontro con l’Ordine dei Medici della Guinea Bissau, una realtà giovane e motivata a promuovere la formazione medica, e si è conclusa con il vicario padre Davide Sciocco, in rappresentanza della diocesi di Bissau. Il suo appoggio spirituale e istituzionale è stato fondamentale: ha promesso il sostegno ufficiale della Curia, utile per richiedere fondi alla CEI e ad altri enti internazionali.
Il 29 maggio abbiamo dedicato l’intera giornata agli interventi chirurgici, alcuni programmati e altri d'urgenza, tra cui:
L’ultimo giorno si è concluso con la visita al Ministro della Sanità, che ha accolto positivamente il nostro progetto, anche se al momento non ha manifestato un impegno economico concreto. Abbiamo inoltre visitato l’Ospedale Nazionale Simão Mendes, purtroppo in condizioni molto precarie, dove manca personale adeguatamente formato e retribuito.
A fronte di quanto emerso, il progetto Panmed in Guinea Bissau prevede di iniziare con interventi a cuore chiuso nei prossimi mesi, attingendo dalla lista del Centro Renato Grandi. Entro 6-12 mesi, se le condizioni lo permetteranno, ci proponiamo di eseguire i primi interventi cardiochirurgici con circolazione extracorporea, prediligendo pazienti con prognosi favorevole come DIA, DIV, e Fallot.
L’obiettivo finale non è solo curare, ma costruire una rete di formazione, collaborazione e speranza, dove i bambini cardiopatici possano ricevere le cure che meritano senza lasciare il loro Paese.
SCOPRI DI PIU' INIZIA A DONARE ORA